lunedì 29 ottobre 2012

Il Re

 


Il mondo del toro si è dato appuntamento a Fuenlabrada, pochi giorni fa, per omaggiare il Maestro.
Di fronte ad un teatro pieno, El Fundi ha ricevuto l'affetto e l'ammirazione di una cittadina intera: a celebrarlo, oltre che alla sua famiglia e a tutti i suoi compaesani, allevatori come José Escolar o Miura o Yonnet, e toreri come Diego Urdiales, José Tomas, Sergio Aguilar, Fernando Robleño.
Bastano questi nomi per far capire quanto seria e importante sia stata la carriera del torero.
78 corride di Miura, 186 paseillos in Francia (un record), sono medaglie sul petto di un gladiatore, di un matador valoroso e rispettato, integro e impeccabilmente torero.

Nelle parole che José Tomas ha detto quel giorno, rivolgendosi microfono in mano direttamente al El Fundi, c'è dentro molto, c'è dentro tutto.

"Negli ultimi anni abbiamo condiviso il cartel in numerose corride, è questo che giustifica la mia presenza qui, e la verità è che in questo omaggio in modo sincero ed emotivo che ti stanno offrendo la tua gente, i tuoi concittadini, la tua famiglia, i tuoi amici e i tuoi colleghi occorre dire che, come ho detto José Alfredo Jimenez, uno dei più grandi compositori di rancheras del mondo, se non il migliore, "no hay que llegar primero, pero hay que saber llegar”.

"Hai scelto una strada piena di coraggio, e, soprattutto, di valori. Valori come l'onestà, e il superamento, il sacrificio, la responsabilità, la sensibilità e, soprattutto, la fedeltà alla tua professione. Quei valori sempre sono stati nella corrida, ma non tutti sono stati loro fedeli come lo sei stato tu " 

"Penso che il cammino di nessun torero sia facile. Il tuo non lo è stato, come abbiamo visto ripassando questa sera la tua vita professionale. Ma credo che tu abbia lo abbia intepretato in modo esemplare, crescendo, soprattutto, in campo artistico (come abbiamo visto in queste ultime faenas) e per questo, penso che ci sia bisogno di avere grande saggezza, mota pazienza e un'anima d'acciaio. Come torero, come compagno, voglio esprimere oggi il mio rispetto e il mio orgoglio per te. Il rispetto e l'ammirazione innanzitutto, per come hai percorso questa strada; e il mio orgoglio, per averlo potuto condividere in quei pomeriggi in cui abbiamo fatto il paseillo insieme. Stare dall'altra parte della staccionata, aspettando il mio toro vedendoti toreare, è stato un vero privilegio per me. "

"Non voglio dilungarmi oltre, tutto ciò che desidero è che questa anima d'acciaio che tu hai possa incontrare una nuova strada che la possa alimentare".

El Fundi, ascoltandolo, piangeva.


Pero sigo siendo el rey.
Continuerà ad essere il Re.


(nota di servizio: questo post va inteso anche come omaggio a El Pana, in realtà non c'è nessun legame tra lui e Fundi e per ora non si è ritirato dalla professione,  ma quando si ascolta El Rey il pensiero va inevitabilmente a lui)



1 commento:

Elisa ha detto...

Bellissimo momento, Josè Tomas mi è piaciuto molto, più delle volte in cui l'ho visto all'arena...ma non sono stata a Nimes per il solo contro sei, quindi non vale.