martedì 23 ottobre 2012

El toro bravo - ganaderias miticas

Viene istintivo, sfogliando avidamente le pagine, provare molta e sincera invidia per l'autore di questo libro: José Luis Prieto Garrido ha confezionato con El toro bravo - ganaderias miticas un compendio entusiasmante sopra il toro da combattimento, un testo completo che analizza un ventaglio di encastes impressionante.
L'invidia nasce essenzialmente immaginando Prieto Garrido, che di mestiere fa il veterinario, guidare la sua vettura per tutta la Spagna, a visitare e studiare i 37 allevamenti di bravos che sono illustrati nell'opera: da Adolfo Martin a Cuadri, passando per Alba Reta e Osborne, per trentasette volte il nostro autore ha varcato le soglie di una finca per incontrare il mayoral o l'allevatore, per intervistare i suoi ospiti sulle caratteristiche morfologiche o comportamentali dei loro tori, per discutere di bravura e genìa.

Dopo un interessante preambolo che introduce alle caratteristiche principali del toro da combattimento, il libro si snocciola in ventiquattro capitoli, ognuno dei quali si sofferma su una casta o su un encaste in particolare: dal pedrajas all'atanasio fernandez, dalla vazqueña alla cabrera, l'appassionato di tori troverà in queste 500 pagine di che soddisfare ogni curiosità e desiderio di conoscenza circa genealogie, origini e evoluzioni di un ramo di sangue, morfologia o comportamento delle caste in via di sparizione o degli encastes oggi più alla moda.

Particolarmente interessanti e illuminanti le trascrizioni delle chiacchierate, ché parlare di intervista sarebbe non adeguato, che Prieto Garrido ha intrattenuto con i proprietari o i curatori dei tori cui portava visita: discussioni senza copione in cui si va dall'idea di bravura che ogni allevatore promuove ai diversi approcci alla tienta,  dalle censure nette alle fundas (Tomas Prieto de la Cal, Cuadri) all'esaltazione delle fundas (Torrestrella, JPD), da aneddoti succosi alle storie dei tori più celebri di ogni allevamento.

Un libro prezioso, dove si parla solo del toro, da godere lentamente come un bicchiere di buon vino.




Nessun commento: