mercoledì 25 maggio 2011

Ana, acqua e bonbon


Eccolo qua.
E' quel pezzo che manca a chi non conosce, a chi giudica, a chi disprezza.
E' quel pezzo che dice che la corrida è fatta con la carne degli uomini, con il cuore e il sangue degli uomini, con le paure e le gioie degli uomini.
Che la corrida è passione e sofferenza, verità e assolutezza, e soprattutto vita.
La corrida è fatta con la vita degli uomini.

Guardate questo video, i primi cinque minuti: poesia, sentimento, tutto.
Ana Martin è una signora non più giovane, ha i capelli bianchi e un sorriso sincero, e ha visto molte più primavere di quante gliene restano da aspettare.
E' una mamma come tante.
Con la differenza che suo figlio ha scelto come nome d'arte El Fundi, gira le arene combattendo quei tori che i suoi colleghi miliardari si rifiutano anche solo di sentir nominare, e ad Arles quest'anno - con il contagiri che segna 46 anni - ha ucciso Fragata e Canelito, due Miura.
Ana Martin è la mamma del Fundi, Ana Martin va alla plaza ogni volta che El Fundi torea, Ana Martin non guarda la corrida, solo aspetta che la corrida finisca.

Guardate quelle immagini, il volto teso di lei, i suoi scatti, la tensione, e le sue parole schiette e d'altronde così normali: lo seguo sempre, così se gli succede qualcosa io sono lì.
Da piangere.

Ana dai capelli bianchi soffre, prega, vibra, pronta a scattare, soccorrere, accudire.
Ana dai capelli bianchi ogni volta combatte la sua corrida privata.
Ma grazie all'acqua e ai bonbon, il pomeriggio passa.


- visto che siamo in tema, e con incredibile ritardo, a questo link la galleria delle foto prese alla Feria di Arles 2011-


(foto Ronda - Arles)

3 commenti:

cannandrea ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

OFF TOPIC, guardando il video:
Eccezionale la prestazione di El Juli ma l’indulto mi fa nascere il dubbio che esso sia stato indotto non dalla straordinarietà del pur valente Passion quanto dalla spettacolarità della faena. Mi verrebbe quasi da dire che osservando alcuni passaggi si ha come la sensazione (assurda e illogica, ovviamente) che “toro e torero si erano messi d’accordo :-) ”. Se il mio dubbio non fosse del tutto ingiustificato e se, per effetto dell’indulto, Passion è stato destinato alla riproduzione, non si correrebbe il rischio di trasmettere alla progenie caratteristiche non certamente conformi a quelle delle “toro bravo per eccellenza”? E, se così dovesse avvenire, non si accelererebbe ancor più quel processo che già nel 1932 Hemingway aveva chiamato “decadenza del toro moderno” e non si svilirebbe il significato della lidia?
Angelo
(sono un neofita e un nuovo lettore di questo a dir poco apprezzabilissimo blog che sto leggendo pian piano nei suoi post pregressi ; pertanto, tollerate se … le mie osservazioni vi sembrano fuori luogo!)

Anonimo ha detto...

Angelo ha ragione, così vanno le cose nel mondo taurino.

Saluti.

Marco