giovedì 7 aprile 2011

Perché andiamo a vedere la corrida





La mia passione per i tori nasce fin da piccolo: all'età di 10 anni ho avuto il piacere di assistere con mia mamma allla mia prima corrida a Barcellona, mi ricordo diluviava e oltre a vedere un indulto di un toro manso, e un incornata terrificante (da bambini è tutto molto più forte...) rimasi estasiato dalla bellezza delle figure compiute da "quell'uomo di luce" e dalla potenza di quelle
cariche esplosive di più di 500 kg.
Sono passati molti anni da quel primo pomeriggio in una plaza de
toros,ma nonostante questo la voglia e la passione cresce ogni volta
che ci si "imbarca" in un nuovo viaggio in una nuova arena...
Penso che la motivazione principale che mi spinge a vedere una
corrida di tori è che non ci sia da nessuna altra parte una lotta
così intensa e probabilmente così vera come la nostra fiesta, dove
l'uomo in pochi istanti si trova a giocarsi tutto, senza temporeggiare, senza bleffare sfidando le sue paure in uno scontro all'ultimo sangue.....
Spesso (sopratutto in questo paese) mi è capitato di parlare con
persone che puntalmente quando si parla di corride mi accusano
immediatamente di essere un sadico,un selvaggio o peggio un amante
del sangue, ma quello che io cerco di rispondere ogni volta è che
proprio in una corrida si recupera tutto quello che la nostra società
stà cercando di sottrarci...e cioè il provare emozioni vere, forti e a volte dure, ma almeno reali...eh già reali come il sangue... ovviamente è difficile solo
pronunciare questa parola, anche solo vederlo dà disutrbo e fastidio
visto che ormai si vive in un epoca superveloce dove conta solo
l'apparire e l'astratto, dove tutto deve essere "sterile" "pulito"
"bello" senza macchie e poi poco importa se ci si nasconde davanti falsi
miti magari imitandoli o peggio appogiandoli in affari veramente
crudeli e loschi, purchè sia "politicamente corretto" ed "accettato"
dai benpensanti, dai falsi moralisti che puntualmente attacano tutti
quelli che come noi difendono un ideale, una tradizione, un ricordare
che nella vita proprio come in una arena si può e si deve lottare fino
alla fine, senza mai mollare andando fino in fondo come fa un maestro
solo in mezzo all'arena di fronte al proprio toro...
questo è il motivo per il quale sono e sarò sempre un aficionado ii
tori e perchè ogni volta mi emozioni davanti ad unìentrata di un toro
bravo, ad una veronica, ad una revolera ad una buona picca insomma a
tutto quello che posso vedere senza censure, senza "fredezza" senza
"astrazione" ma solo con veri sentimenti ed emozioni che sono dentro
ad ogni buon afecionado.....


Alex Ibarra


(foto Ronda - per inviare il proprio testo: alle5dellasera@tiscali.it)


3 commenti:

Anonimo ha detto...

già pubblicato il 18 dicembre...non merito tanto!!
Un saluto.
Diego.

RONDA ha detto...

Oplà! Ho confuso un testo per un altro: aggiorno oggi, intanto goditi questo primato ancora per qualche ora...

Anonimo ha detto...

Ora c'è quello giusto.