domenica 26 settembre 2010

Lagartijo e Frascuelo

Quell'anno in cui prese vita la rivalità tra Lagartijo e Frascuelo - a Madrid, naturalmente - raccontano le riviste dell'epoca che non essendo adusi a competere in mano a mano, si decise di organizzare a fine stagione, nel mese di novembre, due corride di sei tori, una per Lagartijo e una per Frascuelo.
Logicamente si cercarono dodici tori del medesimo allevamento, per livellare il più possibile le difficoltà, perché si voleva vederli competere in questo gigantesco e straordinario mano a mano, nel quale ognuno dei due avrebbe ucciso sei tori.
La prima corrida la toreò Lagartijo, in quanto più anziano, e la seconda Frascuelo.
I tori erano di don Antonio Hernandez.

Il 3 novembre Lagartijo fece il paseo, da solo, alla testa della sua cuadriglia, in un'atmosfera di grandissima aspettativa.
Frascuelo occupava un palco con la sua, per scendere a continuare la corsa se un toro avesse ferito Lagartijo.
Fortunatamente però questi uscì illeso e fu muy bien, però l'esito della corsa venne messo in discussione e la sua maestria in ombra perché i tori erano piccoli.
Era l'opinione degli aficionados e della stampa.
Il ganadero di discolpò, dicendo che si era a fine stagione e che aveva esaurito i tori di cinque anni, e per questo aveva mandato una corrida di cuatreños.

Frascuelo, che come detto assistette alla corrida, scrisse all'impresa dicendo che, visto che don Antonio Hernandez non teneva altro che tori di quattro anni, gli servissero un sestetto di cinqueños, di un allevamento qualsiasi.
Ma prevedendo l'accordo che i tori delle due corse dovessero provenire dallo stesso allevamento, si consultò dunque con Lagartijo, che disse chiaramente di no.
E questo rifiuto fu appoggiato dai lagartijistas, i quali saputo che Frascuelo chiedeva di toreare una corrida di cinque anni, si opposero dicendo che questo sarebbe stato un vantaggio.
Ma dopo lunghe trattative e accalorate discussioni tra le due fazioni, alla fine Lagartijo venne a Madrid e finalmente accordò il consenso a Frascuelo, e la domenica successiva questi si affrontò a sei tori di cinque anni del duca di Veragua.

La corrida fu magnifica.
I tori del duca grandi, bravos e di splendida fattura, come se il celebre allevatore li avesse scelti uno ad uno per rivaleggiare con quelli di Hernandez (competevano, i ganaderos, proprio come i toreri).
Frascuelo ebbe una grande giornata, ma questo non ci importa: ciò che conta è sottolineare il cilma e le gesta di questa fiesta de los toros.
Il gesto di Frascuelo, a chiedere una corrida di cinque anni; l'opposizione dei lagartijstas, esclamando "questo è un vantaggio!"; il gesto del duca di Veragua, che inviò una grandiosa corrida, e la influenza di pubblico e critica, che diede vita a tutto questo.


- liberamente tratto da Qué es torear?, di Gregorio Corrochano, ed. Bellaterra, 2009 -

(disegno Lagartijo di Eleazar)

1 commento:

Paco Montesinos ha detto...

Igual que hoy donde sólo quieren el toro disminuido. Un saludo