giovedì 29 aprile 2010

Novillada surreale




Non che fosse una riproposizione in salsa midi della corride picassiane di Malaga, quelle con Fandi o Cordobes figlio al cartel, i trajes adeguati, e l'affiche dipinta per l'occasione.

No, la novillada di Saint Martin dello scorso sabato è stata di stampo picassiano perché chi era all'arena è stato catapultato in una rappresentazione imprevista e surreale della realtà tauromachica.
Una pomeriggio irreale, per alcuni momenti grottesco, ora grande ora disorientante.

Un cartel bizzarro per cominciare: novigliada pseudoconcorso, di competizione forse, non si è capito bene, con tre allevamenti francesi - Gallon, Christophe Yonnet e Alain Tardieu - troppo diversi per origine e orizzonti.
Un mano a mano inspiegabile tra due ragazzi acerbi, spaesati dal paseillo alla sfilata finale, che pure hanno avuto del buon materiale a disposizione.
Due Gallon, i primi due, deboli e vuoti.
Al secondo si stacca uno zoccolo e Fernandez lo torea ugualmente, incitato da manager e subalterni, ma sotto gli ululati del pubblico.
Poi improvvisamente Aigue, il primo Christophe Yonnet, un signor noviglio che si prende 4 picche, carica con forza e bravura e alla muleta è affare troppo complicato e esigente per un Lechuga verde e impreparato. Il miglior toro del pomeriggio, probabilmente, sprecato malamente.
Il prode Lechuga si lascia scappare anche il primo di Alain Tardieu, tela e colori erano lì ma è mancato il pittore.
Fino a Jabanero, che prende una buona prima picca spingendo bene, e torna una seconda volta senza però impegnarsi a fondo; toro straordinario alla muleta, con una carica ordinata ed esplosiva a destra e a sinistra. Il povero Fernandez forse si starà ancora mangiando le mani, per aver sì costruito una discreta faena ma che con un toro così avrebbe potuto essere grandiosa.
Dal contropista partono le incitazioni di rito et voilà, indulto.
Sarebbe stata una vuelta meritata, è una grazia di poco sapore.

Un buon pomeriggio, a conti fatti.
Surreale.

(foto Ronda - Fernandez e Jabanero)

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