lunedì 4 gennaio 2010

Sterminatori di animali

TARDIEU

Attraverso il blog di Rosa Jimenez Cano (*) abbiamo letto un nuovo pezzo pubblicato da El Pais, il tema è quello caldo di questi giorni: il dibattito in Catalogna e la prospettiva abolizionista.
Autore è quel Javier Marias affermato scrittore di fama internazionale che qualche anno fa raccolse un sucesso completo, di critica e pubblico, con il suo Domani nella battaglia pensa a me (in Italia per Einaudi, credo).
Marias, che premette con onestà di non amare le corride di tori, e che il loro divieto non gli cambierebbe la vita, pone però alcuni argomenti di solida sostanza in opposizione a questa iniziativa antitaurina.
L'articolo, Los Extedminadores de Toros, merita una lettura: qua diamo traduzione di un paio di passaggi, a nostro avviso i più significativi.

"Così premetto che non sono aficionado alle corride e che si contano sulle dita di una mano le volte in cui ho assistito ad una di esse, e avanzerebbe pure qualche dito.
Non tengo nemmeno nessun contatto con il mondo del toreo e neppure ho mai ricevuto un euro da nessuno introdotto in esso.
Se si proibissero le corride, non cambierebero né la mia vita né le mie abitudini.
Ma neppure ho nulla contro di esse, e nell'iniziativa popolare catalana che ha fatto sì che i politici della regione acconsentissero a dibattere della loro possibile abolizione in quel territorio, vedo solo la brama di proibire ciò con cui non si è d'accordo, una ulteriore prova che lo spirito dittatoriale e franchista continua a inondarci e avvelenarci."
(...)
"Coloro9che vogliono farla finita con le corride, insomma, quello che pretendono (o che rischiano di ottenere senza rendersene conto) è estinguere una specie, che senza di esse non sopravviverebbe.
Al massimo si destinerebbero a riproduttore qualche torello, e sicuramente si sacrificherebbero alla nascita la maggioranza dei maschi.
Invece di farlo in un'arena, dopo aver dato loro una vita piena e libera di quattro anni, si farebbe in segreto, appena partoriti.
Se questo lascia tranquilli gli antitaurini, mi spieghino perché.
Perché, supponendo che i taurini siano "torturatori di animali", i nemici della corrida sarebbero sterminatori di animali.
E francamente tra i primi e i secondi, preferisco di gran lunga quelli che almeno danno la morte in un combattimento, dopo aver concesso una vita.
Gli altri non solo non darebbero questa vita, ma nemmeno la sopravvivenza al toro bravo."

(foto Ronda - ganaderia di Tardieu Freres, Arles)

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